Vento di Trapani: la città dei due mari

Favignana: un centro ricco di storia

Descrivere le bellezze che Favignana offre a chi la visita non è cosa facile. Solo percorrendola realmente, sia per mare che per terra ci si può rendere conto del fascino delle rocce, del mare, delle grotte e dello splendore di certi scenari naturali.

Favignana centroIl centro di Favignana sorge nell’antico rione di S. Anna, sviluppatosi nel secolo XVIII nella zona centro settentrionale dell’isola. La maggior parte delle strade è lastricata con “balate” in “pietra argentéria“, così chiamata per la provenienza dalla località posta alle falde del Monte Erice.

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Tre sono le piazze principali. Piazza Camparia, ora Marina, con il palazzo dei Parodi e l’attigua chiesetta S. Antonio, centro della vita lavorativa dell’isola connessa con le attività legate al mare. Piazza Europa, in cui si trova l’edificio del comune e la statua di Ignazio Florio, ex proprietario e benefattore di Favignana. Piazza Matrice, dove sorge la chiesa parrocchiale.

La famiglia Florio

Nel piano dove un tempo era il Forte di S. Leonardo, è ubicata Villa Florio, un edificio di gusto eclettico.

Esso fu costruito dalla famosa famiglia di imprenditori per farne propria residenza durante il soggiorno nell’isola. L’architetto Giuseppe Damiani Almeyda la ideò nel 1876. Fu progettata come una robusta massa quadrata alleggerita dalla presenza di archi ogivali in talune aperture e di merli di coronamento. Ma vi inserì alcuni dettagli decorativi tratti dal repertorio “liberty“.

Caduta la fortuna dei Florio, la Villa passò al Comune di Favignana che l’ha ora destinata a scopi culturali.
tonnara Favignana

Lo stabilimento Florio, per la lavorazione del tonno, fu costruito nel 1859 dal genovese Giulio Drago che aveva avuto in appalto le tonnare di Favignana e Formica dai Pallavicini. Morto l’ultimo erede di questa famiglia l’edificio fu acquistato, con le Egadi, da Ignazio Florio nel 1874. Nel 1937 passò ai Parodi di Genova. Una società per azione che tuttora conserva la denominazione Florio, l’acquistò nel 1945. I Parodi hanno oggi ceduto i beni e i diritti di mattanza alla ditta Castiglione di Trapani. Nel 1991 lo stabilimento fu acquisito dalla Regione Siciliana che ne ha fatto poi un museo.

Nello stabilimento si svolgeva tutta la fase di lavorazione del tonno fino all’inscatolamento. Esso è fornito di vasti padiglioni con apertura a doppio spiovente sostenuta da grandi arcate, secondo la tipologia dell’edilizia industriale del secolo XIX nel trapanese.

La Chiesa Madre di Favignana

Chiesa Madre Favignana

La Chiesa Madre, dedicata a Maria SS. Immacolata, è ubicata in una posizione decentrata rispetto all’antistante piazza, sulla sinistra. All’epoca della costruzione si dovette infatti tener conto di una ordinanza regia che imponeva di lasciare libero lo spazio antistante il Forte di S. Giacomo, odierno carcere. Nei  lavori di completamento intervenne l’architetto trapanese Luciano Gambina e fu aperta al culto nel 1764.
Presenta una pianta a croce latina con navata unica, transetto e alta cupola. Sulla semplice facciata si aprono, in corrispondenza coassiale, un portale tardo-barocco e una finestra architravata. In alto un campanile a vela con tre campane fa da coronamento all’intera facciata. All’interno si conservano un crocifisso ligneo, di scuola trapanese, una statua marmorea dell’Immacolata sull’altare maggiore e un pulpito barocchetto.

Tutto intorno alla chiesa e lungo le vie strette si elevano le case di abitazione. Case basse, in conci di tufo squadrati, a uno o due, solo raramente a più piani, caratterizzate dalla presenza di un cortile interno. Questo rappresenta uno spazio comunitario derivante dal “peristilium” romano e dalla corte araba, dove si trova in genere una caratteristica scala che dà accesso al piano superiore.

Foto: Maria Virzì

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