Vento di Trapani: la città dei due mari

La grotta Mangiapane e il presepe vivente

Grotta Mangiapane

Tra le grotte di Scurati, nel Monte Cofano, nel territorio di Custonaci, la grotta Mangiapane è la più grande, alta circa 70 metri, larga 13 e profonda 50. Apparteneva alla famiglia Mangiapane ed era abitata fino agli anni ’50.

Ciò che rende unico questo luogo è il piccolo nucleo di abitazioni costruite, nei primi anni del 1800, a ridosso della grotta. La famiglia Mangiapane realizzò per abitarvi le casette basse e molto vicine che ancora si vedono.

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Il paleontologo francese R. Vaufrey, direttore del museo di paleontologia umana dell’Università dì Parigi, con le sue ricerche nel 1925 vi trovò tracce dell’uomo primitivo consistenti in ritrovamenti di manufatti litici, selci lavorate, ossa, denti di animali e graffiti, molti dei quali si trovano ancora oggi conservati presso il Museo Pepoli di Trapani ed il Museo Etno Antropologico di Parigi.

Probabilmente le dimore attuali risalivano già al paleolitico ma sono state ricostruite più recentemente. Alcune casupole sono adibite ad attività tipiche del secolo scorso e con oggetti tipici siciliani. Casupole con laboratori di calzolaio, barbiere, fornaio, stanze con botti e damigiane, altre adibite a frantoio e cucine.  All’esterno si vedono piccoli orti ed allevamenti di galline, anatre, asini e pavoni.

Ogni anno tornano ad essere abitate, durante le feste di Natale, trasformandosi in un grande presepe vivente.

Le grotte di Scurati sono diventate famose grazie alla serie televisiva “Il Commissario Montalbano”. Questo infatti è stato il set dell’episodio “Il Ladro di Merendine

Fonti:

presepe vivente di Custonaci

Foto : Maria Virzì