Vento di Trapani: la città dei due mari

Mario Cassisa: un pittore davvero singolare

L’atelier artistico di Mario Cassisa

Una via tipica dell’antica città di Trapani e parallela alla centralissima e bella via Garibaldi. E’ la via Poeta  Calvino, una via anonima con tante case vacanze. Ma, ad angolo con un piccolo vicolo che conduce alla più famosa via Garibaldi, c’è qualcosa di speciale che colpisce l’attenzione, un atelier artistico.

Museo Mario Cassisa

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Qui lo scultore-pittore Joseph Mario Cassisa aveva la sua abitazione e il suo studio. Sembra un enorme garage ma all’interno si snoda in modo creativo. Sui vetri è appesa la foto di un simpatico vecchietto. A guardare dentro attraverso la vetrata si intravedono tante opere, quadri, sculture, di una singolare bellezza.

Il pittore che tanto aveva viaggiato

Mario Cassisa  era nato a Palermo nel 1929 ed era vissuto a lungo in America.  Aveva studiato arte a New York con Mark Tobey, conosciuto durante il suo soggiorno a Seattle. Era accomunato all’artista statunitense dall’amore per i viaggi e per la terra messicana. Di Tobey aveva seguito la tecnica “all over painting“, ovvero il ricoprire l’intera tela, andando oltre la cornice.

I suoi interessi in letteratura, antropologia e archeologia furono il sostrato della sua ispirazione pittorica. I suoi lunghi soggiorni all’estero hanno differenziato la sua produzione artistica che si può dividere nei seguenti periodi:
California: Pittura astratta 1959/1964;
Roma: Ricerca stilistica 1965/1968;
Boston: Fiori astali 1968/1970;
Messico: Maya-Azteca 1965/66 1977/79;
Florida Caraibi: Totemica. Afro 1975/79;
Sicilia: chiese e monumenti 1980/1986;
Paris: Le parc de Mont Souris 1988/1990;
Trapani: Sintesi XXI Secolo 1992;
Trapani: Le labyrinthe de la memorie 1994.

Negli ultimi anni della sua vita dopo innumerevoli viaggi era ritornato nella sua Sicilia. In particolare aveva scelto Trapani come luogo ideale dove creare il suo particolare Museo-atelier.

Il pensiero artistico di Mario Cassisa

La sua pittura si è ispirata in gran parte alla civiltà precolombiana.

Il suo pensiero è profondo come la sua arte. La realtà oggettiva non esiste in se stessa, ma solo in funzione dell’attenzione che l’osservatore le riserva. Così l’intervento dell’artista modifica l’oggetto osservato. Così la conoscenza della realtà con i nostri cervelli imperfetti si svela all’improvviso imperfetta.

“Solo andando al di là della apparente realtà in una sintesi atemporale l’immaginario individuale facendosi carico di quello collettivo ferma il tempo nell’immagine pittorica e grafica. Un istante di permanenza – un punto fermo – nel flusso continuo instancabile del divenire: Ecco la nuova funzione della pittura alle soglie del nuovo millennio.”

Sintesi tra universo e uomo, l’arte è uno strumento per la sopravvivenza della specie umana nel cosmo.

Quasi tutti i suoi quadri sono una felice sintesi di natura e di storia, creature animali e vegetali sollevate a dignità di simbolo, il tutto in una accesa fantasmagoria di colori.

Mi sembra un’arte  istintiva, quasi primitiva, ma fortemente simbolica. Per questo profonda, di una profondità moderna e attuale.

Un museo-atelier visitabile

Mario Cassisa ha lasciato alla città di Trapani circa 2000 lavori. Peccato che il suo Museo-atelier sia sempre chiuso e non visitabile.

Mi piacerebbe, adesso  che Mario Cassisa non è più su questa terra, poterlo incontrare attraverso le sue opere e tramite queste dialogare con lui.

Ci parlerebbe dei suoi viaggi e della sua visione dell’arte. Sarebbe bello che questo pittore siciliano che ha espresso nella sua arte, seppure ispirata a culture diverse, la sua sicilianità ricevesse dai concittadini l’interesse che merita.

Opere di Mario Cassisa

Foto: Maria Virzì

Fonti:

http://www.trapaninostra.it/Foto_Trapanesi/Didascalie/Cassisa_Mario.htm