Vento di Trapani: la città dei due mari

Misteri politici di Trapani 2° parte

continua da I misteri politici di Trapani

Continuiamo con i misteri politici di Trapani:

Misteri politici : Gladio

Nel mentre, non ancora scoperta dalla magistratura, operava Gladio. Era una organizzazione paramilitare che aveva il compito di impedire ai comunisti di governare il Paese. Obiettivo che l’Alleanza Atlantica intendeva perseguire senza essere coinvolta direttamente, per evitare un confronto con i sovietici e l’allargamento del conflitto.

Nel 1972 Gladio si collegò ai Servizi segreti italiani attraverso nuclei separati in grado di agire autonomamente.

Durante l’inchiesta per l’omicidio del primo ministro svedese nel 1986, due testimoni, che si qualificarono come ex agenti della Cia, rilasciarono delle interviste con rivelazioni sconcertanti sui rapporti degli USA con la destra italiana e la P2.

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Central intelligence agency

Per chi non lo sapesse, CIA sta per Central Intelligence Agency, ed è una agenzia di spionaggio civile degli Stati Uniti d’America, risalente al 1947. Il termine Intelligence in italiano è tradotto con informazione militare o civile ma risulta limitativo perché alla raccolta delle informazioni segue una elaborazione e un’azione volta a prevenire attività destabilizzanti della sicurezza nazionale.

Più semplicemente chiamiamo questa attività spionaggio e controspionaggio. Le Agenzie di Intelligence sono chiamate comunemente Servizi Segreti.

Il compito principale della CIA consiste nell’ottenere e analizzare informazioni riguardanti la sicurezza nazionale provenienti da tutto il mondo. Se necessario, organizza operazioni militari sotto copertura in territorio straniero. E’ una delle agenzie principali della US Intelligence Community e perciò deve comunicare i risultati delle sue attività al Presidente degli Stati Uniti. La CIA dispone di un apparato militare segreto. Ad esempio può compiere operazioni segrete per influenzare la situazione politica estera.

I due ex agenti segreti statunitensi, Richard Brenneke e Ibrahim Razin parlarono di ingenti somme di denaro che la CIA avrebbe destinato alla P2 per destabilizzare l’Italia. Brenneke parlò anche di una struttura paramilitare a livello europeo.

La struttura paramilitare segreta nell’ambito NATO

Pochi giorni dopo Giulio Andreotti, davanti alla Commissione parlamentare stragi, ammise l’esistenza di una struttura paramilitare segreta, a cui sarebbero stati affidati compiti di vigilanza anti-invasione. Questa struttura si celava dietro la sigla “Gladio”.

Questa struttura avrebbe dovuto, in caso di invasione sovietica o jugoslava, fornire informazioni, sabotare gli impianti dell’occupante e fornire assistenza ai militari rimasti dietro le linee.
Negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Francia operavano già strutture simili. Successivamente, queste strutture nacquero in tutti i Paesi dell’Europa Occidentale, comprese nazioni neutrali come Svezia e Svizzera.Tutte le strutture, inclusa poi Gladio, operavano nell’ambito Nato e erano coordinate dal Clandestine Planning Committee.

Si trattava in parole povere di una rete segreta europea anticomunista, finanziata in parte dalla Cia. Gladio operava in territorio italiano, in ambito Nato, da impiegare nell’eventualità di un’occupazione nemica del territorio.

Gladio trapanese

Rientriamo nel vivo dei misteri politici di Trapani. La Gladio trapanese aveva le sue basi nel territorio già dagli anni settanta. Addirittura c’erano ben quattro basi Gladio in provincia di Trapani. Gladio operava in provincia di Trapani attraverso il Circolo Scorpione. Giovanni Falcone stava seguendo il processo La Torre e le attività dei Servizi Segreti nel trapanese.  Il procuratore di Palermo Pietro Giammanco bloccò però la sua richiesta di contatti con i magistrati romani che indagavano su Gladio. Anche il magistrato Carlo Palermo nel suo libro “Il quarto livello” parla della base militare Nato di Trapani, il cui compito era tenere sotto attenzione i movimenti in Medio Oriente e in Nord Africa. In Sicilia poi la base avrebbe avuto contatti con l’organizzazione mafiosa. Si disse che Gladio fosse una struttura impiegata per i traffici di armi destinati ai paesi esteri.

Omicidi Misteriosi

Tra l’altro le indagini dei magistrati ebbero un duro colpo quando nel 1993 venne ucciso il capo del Centro Scorpione, il maresciallo del Sismi Vincenzo Li Causi.  Morì, nel 1993, in circostanze misteriose in Somalia dove era andato in missione, sembra durante un improvviso conflitto a fuoco. Li Causi era in procinto di tornare in Italia per essere sentito dai magistrati di Trapani che indagavano su Gladio. Un altro dei grandi misteri politici in qualche modo legati a Trapani.

Ci sono tre nomi, e altrettanti delitti misteriosi, apparentemente non collegati, ma che potrebbero avere un nesso.

Il delitto, sempre commesso in Somalia, un anno dopo quello di Li Causi, di Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin. Li Causi avrebbe svelato alla giornalista i traffici di armi e di scorie coperti dai settori governativi.

Terzo nome: Mauro Rostagno. Ex leader di Lotta Continua, giornalista e fondatore, insieme a Francesco Cardella, della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti. Il delitto avvenne nei pressi di Trapani nel 1988.

Questi omicidi, apparentemente senza nesso tra loro, hanno un comune denominatore: la Somalia. Secondo quanto dichiarato ai magistrati da Carla Rostagno, sorella di Mauro, il fratello avrebbe visto e filmato l’arrivo a Trapani, nell’aeroporto abbandonato di Kinisia, usato da un gruppo di Gladio, di velivoli militari italiani da trasporto che scaricavano aiuti umanitari per imbarcare armi e ripartire. Le immagini filmate da Rostagno sparirono il 26 settembre 1988, la notte del delitto.

La massoneria

Per comprendere cosa sia la loggia massonica P2, ossia Propaganda Due, occorre una piccola panoramica dell’organizzazione massonica italiana.

La massoneria italiana si compone di due maggiori organizzazioni o “famiglie”, comunemente indicate con il nome della sede storicamente occupata, di Palazzo Giustiniani o di Piazza del Gesù;  a sua volta la seconda deriva dalla prima a seguito di una scissione intervenuta nel 1908.

Questi due gruppi nazionali hanno circa 15-20 mila iscritti per Palazzo Giustiniani e tra i 5-10 mila per Piazza del Gesù.  Sono presenti inoltre altri gruppi locali, ciascuno con una consistenza valutabile in alcune centinaia di iscritti.

Gli iscritti sono raggruppati in logge con base territoriale. Le logge erano più o meno conosciute, ma in seguito a vaste operazioni di perquisizioni e sequestro di documenti è emersa l’esistenza di alcune logge “coperte” o segrete.

Era frequente l’uso di denominazioni fittizie per mascherare verso l’esterno la presenza di strutture massoniche.

Ad esempio era prassi consueta intitolare a generici Centri studi i contratti d’affitto per i locali necessari all’attività della loggia. Negli statuti di tali associazioni non si faceva alcun riferimento alla massoneria. Gelli per esempio aveva intestato le varie sedi occupate dalla Loggia P2 a un Centro studi di storia contemporanea che fungeva da copertura per l’organismo massonico.

La P2

La P2 era quindi una Loggia massonica aderente al Grande Oriente d’Italia, fondata nel 1877. Assunse una forma deviata a carattere eversivo durante la conduzione in qualità di “Gran Maestro” da parte dell’imprenditore Licio Gelli a partire dal 1970. La loggia fu infine definita una vera organizzazione criminale e eversiva e fu sciolta con un’apposita legge nel  1982.

Nel periodo della maestranza di Gelli, la P2 riuscì a riunire in segreto almeno un migliaio di personalità di primo piano, principalmente della politica e dell’Amministrazione dello Stato, con il fine di sovvertire l’assetto socio-politico-istituzionale italiano.

Tra i vari crimini attribuiti alla P2, oltre alla cospirazione politica per assumere il controllo dell’Italia, si possono citare la strage dell’Italicus, la strage di Bologna, lo scandalo del Banco Ambrosiano, l’assassinio di Roberto Calvi, il depistaggio sul rapimento di Aldo Moro, l’assassinio di Carmine Pecorelli e alcune affiliazioni con lo scandalo di Tangentopoli.

L’attività della P2 negli anni ’70 era frenetica. C’era la pratica costante della raccomandazione e c’erano gli affari.

Tra gli affari più noti: l’Eni-Petronim, il banco Ambrosiano, il crac della Banca Privata di Sindona, la scalata al “Corriere della Sera”. Tutti collegati a scandali e omicidi-suicidi come quello di Calvi, trovato impiccato sotto un ponte di Londra o quello di Ambrosoli, liquidatore della banca Privata di Michele Sindona.

Spesso gli uomini della P2 si sono serviti delle organizzazioni criminali, mafia, camorra, ‘ndrangheta.
I collegamenti sono stati accertati dalle inchieste giudiziarie sul finto rapimento di Sindona, sul caso Cirillo, sulla strage del rapido 904, sull’omicidio di Roberto Calvi. Per la maggior parte rimasti, ancora oggi, tra i più grandi misteri politici della storia d’Italia del secolo scorso.

La scoperta della loggia segreta P2

La loggia venne scoperta per caso dai giudici istruttori di Milano, Gherardo Colombo e Giuliano Turone,  mentre stavano indagando sul presunto rapimento di Michele Sindona. I magistrati fecero perquisire la casa di Arezzo di Licio Gelli.

Nel marzo del 1981 scoprirono l’elenco degli appartenenti alla P2: ci sono ben 962 nomi, tra cui quelli di ministri, magistrati, servizi segreti, imprenditori come Silvio Berlusconi e finanzieri come lo stesso Michele Sindona. Poco dopo l’eclatante scoperta, la corte centrale del Grande Oriente d’Italia espelle Licio Gelli, senza sciogliere la P2, già sospesa nel 1976.

Le logge trapanesi, misteri di casa nostra

Nel 1986 la magistratura trapanese dispose il sequestro di molti documenti presso la sede del locale Centro studi Scontrino. Il centro, presieduto da Giovanni Grimaudo, era anche la sede di sei logge massoniche: Iside, Iside 2, Osiride, Ciullo d’Alcamo, Cafiero, Hiram.

Con un blitz nelle stanze del circolo Scontrino, il capo della squadra mobile Saverio Montalbano scoprì che dietro il paravento dell’associazione culturale si nascondeva l’attività di sette logge massoniche con trecento fratelli massoni: una delle logge, la Iside 2, risultò essere completamente segreta, così come in segreto avvenivano le iscrizioni.

Il blitz scattò in seguito a una segnalazione anonima. I poliziotti dapprima sequestrarono gli elenchi di quattro logge ma tutto sembrava in regola. Dentro un piccolo armadio blindato, però, trovarono tessere non registrate nell’elenco ufficiale, appunti riservati, agende zeppe di nomi di boss latitanti per le stragi trapanesi. E poi una valanga di raccomandazioni, richieste di trasferimenti e favori, pratiche su grandi appalti, domande dei fratelli per avanzamenti e promozioni.

Gli iscritti al circolo  Scontrino

Tra gli iscritti al circolo Scontrino spiccavano i nomi di politici di spessore, come quello del potentissimo ministro della Dc Calogero Mannino. La loggia coperta Iside 2 accoglieva tra i suoi membri anche sanguinari boss mafiosi come Mariano Agate, Gioacchino Calabrò, condannato all’ergastolo per la strage di Pizzolungo dove rimase ferito il giudice Carlo Palermo, e altri componenti della famiglia dei corleonesi.

Era iscritto anche Pino Mandalari, considerato il commercialista di Totò Riina. Ne facevano parte anche dirigenti delle forze dell’ordine, altissimi funzionari di importanti ministeri e persino esponenti del clero. Fu coinvolto anche il potentissimo assessore regionale agli Enti locali, Francesco Canino, democristiano, a cui si rivolgeva una moltitudine di persone per ottenere un posto di lavoro in cambio di voti.

Iside2

Iside 2 era una vera e propria centrale del potere, collegata con la potente loggia massonica P2.

Il giorno dopo la perquisizione al Circolo Scontrino il capo della Squadra Mobile Saverio Montalbano venne sospeso dal questore Gonzales, ufficialmente a causa dell’utilizzo delle auto blindate. Purtroppo è facile supporre sia stata una punizione per l’inchiesta svolta. Un altro dei misteri politici.

Del resto a Trapani ormai si era diffuso la convinzione che all’interno delle logge massoniche, soprattutto se occulte o deviate, si annidava un vero e proprio potere parallelo, persino più forte della mafia.

E ormai sembra appurato, tutto sostenuto e finanziato dalla CIA.

Che sia anche questa una delle cause storiche dell’ormai nota apatia del trapanese e della lentezza della città ad aprirsi al nuovo?

Fonti: Wikipedia