Vento di Trapani: la città dei due mari

I calendari di pietra a Custonaci

Antichissimi calendari di pietra

Nel territorio di Custonaci, esattamente sul Monte Sparagio, sono stati ritrovati due monumenti che servivano a misurare il tempo, cioè due calendari, ma in pietra. Sono una testimonianza della presenza in questo territorio di un’antica civiltà preistorica risalente all’età del bronzo (circa 4000 anni fa).

Queste imponenti pietre, sono state utilizzate dall’uomo come dei veri e propri calendari. Si osservava la posizione del sole all’interno dei fori ricavati nella roccia, e così si comprendeva di trovarsi nel giorno più corto o più lungo dell’anno. Ciò serviva a regolare le attività di semina e raccolto.

A scoprirli, la guida naturalistica Memmo Gambina.

Il Cavallo del Sole e la Porta del Sole

I due monumenti astrali ritrovati sul Monte Sparacio sono stati soprannominati “Cavallo del Sole” e “Porta del Sole“.

Monte Sparagio è la cima più alta della provincia di Trapani con i suoi 1100 metri di altezza. A poca distanza c’è anche Monte Inici, più basso di pochi metri.

Monte Sparagio è una montagna meravigliosa che regala panorami mozzafiato praticamente da ogni suo versante. Da un lato il golfo di Macari e pizzo Cofano. Da un altro tutto l’Agroericino e la piana di Trapani. Verso Est spazia verso il territorio palermitano. A Sud invece Bosco Scorace e Montagna Grande, ad Ovest il borgo arroccato sulla montagna di Erice.

Il trilite ribattezzato “La porta del Sole” di Monte Sparagio è allineata al tramonto del solstizio d’inverno.

Si trova più precisamente a piana delle Ferule a monte Sparagio, a sei chilometri dal Bosco del Giacolamaro.

Tra l’altro si ipotizza che il trilite della “Porta del sole” possa essere lo stesso complesso di rocce raffigurato sullo sfondo del famoso quadro di Maria Santissima di Custonaci

Sempre a Monte Sparagio il monolite ribattezzato il “Cavallo del sole” è anch’esso allineato col tramonto del solstizio d’inverno.

Il cavallo del sole, detto anche Pegaso, si trova nel versante Sud di Monte Sparagio, non molto lontano dal Castello di Baida. Sono 400 metri di altezza, tra Custonaci, Buseto e Balata di Baida, in una zona chiamata Rocca Rosa.

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L’antico granaio islamico

Sempre nel territorio di Custonaci, sul versante che si affaccia a Castellammare del Golfo, è stato scoperto il sito di un antico granaio islamico.

Un antico Aghadir, granaio fortificato collettivo, costruito in Sicilia nei decenni dell’occupazione araba all’incirca un millennio fa, per lo stoccaggio di derrate alimentari e granaglie. Si tratta del più antico sito islamico di questo tipo nel Mediterraneo occidentale.

Altri calendari di pietra in Sicilia

Nel territorio trapanese sono stati individuati diversi “calendari di pietra” oltre a quelli di cui abbiamo parlato.

A Monte Erice c’è l’occhio di Ra a Castellaccio. E’ un foro nella roccia che si allinea perfettamente col sole che va calando dietro l’isola di Favignana, con i colori del crepuscolo che illuminano la città di Trapani.

Un altro calendario si trova lungo la montagna di Erice, nel promontorio del “Castidattu”, tra Martogna e Piano Guastella.

A Pizzolungo, nella grotta di Polifemo, degli antichissimi pittogrammi in una piccola grotta si illuminano al tramonto del solstizio d’estate. Altre “pietre forate” sono poi in fase di studio.

Questi veri e propri calendari di pietra studiati dalla archeoastraonomia sono l’argomento del libro di Ferdinando Maurici, Vito Francesco Polcaro e Alberto Scuderi. Nel volume si parla anche dei siti di maggiore interesse presenti in provincia di Trapani. 

Foto e informazioni tratte da:

cavallo del sole di Mario Torrente

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