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Missione arte : Ludovico Corrao

Alcamo: arte e musei

Ci troviamo ad Alcamo, per scoprire il Museo di arte contemporanea. Alcamo è uno dei principali comuni della provincia trapanese.

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La foto qui sotto mostra la graziosa piazzetta intitolata al famoso esponente della poesia popolare giullaresca della scuola siciliana Ciullo d’Alcamo (XII sec). Centro della vita cittadina, su cui domina la bella Chiesa del Gesù in stile barocco. La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1684. L’ingresso principale è provvisto di una scala in pietra (detta dagli alcamesi “pietra di li Carrubbazzi“)
Nella facciata sono state ricavate cinque nicchie. Queste contengono (dal basso verso l’alto) le statue di sant’Ignazio di Loyolasan Francesco Saverio, la Madonna dei Miracoli (santa patrona della città di Alcamo) e gli arcangeli Michele e Raffaele. Sulla destra attraverso un imponente porticato a tre archi si accede ad un cortile arricchito dall’ingresso ad un caffè letterario non indifferente. Da qui, all’ex Collegio dei Gesuiti, dal 2014 sede del Museo d’arte contemporanea. Questo ospita al suo interno anche la Biblioteca civica Sebastiano Bagolino, che custodisce rari incunaboli e cinquecentine, e anche del Museo degli strumenti etnomusicali.  

Arte ad Alcamo

Museo d’arte contemporanea

Il museo è suddiviso in varie sezioni, di cui fanno parte i reperti archeologici scoperti sul Monte Bonifato e nel Castello di Calatubo. Ci sono poi le tele di Turi Simeti e Sergio Zavatieri, fino ai gessi di Nicola Rubino, e opere di altri autori.

Questa estate, dal 13 maggio 2017, l’Assessorato alla cultura di Alcamo e la Fondazione Orestiadi di Gibellina hanno allestito al Museo d’arte contemporanea una mostra “Omaggio a Ludovico Corrao”, a cura di Achille Bonito Oliva.

Le opere che provengono dal Museo Civico di Gibellina e dalla Fondazione Orestiadi sono incentrate sul tema della progettazione e dell’architettura presenti a Gibellina e sugli allestimenti teatrali per le Orestiadi.

Ludovico Corrao : chi era?Ludovico Corrao. Personaggio d' arte

Personaggio amatissimo ad Alcamo, dove era nato nel 26 giugno 1927. Rispettato anche a Gibellina dove era stato sindaco per più di 20 anni. Ludovico Corrao era un personaggio molto eccentrico, che si faceva notare per il suo modo di vestire e i cappelli a falde larghe e le lunghe sciarpe bianche che amava indossare.

Nella sua professione di avvocato era balzato all’attenzione dell’opinione pubblica. Difese infatti Franca Viola, la prima donna in Sicilia a ribellarsi al matrimonio “riparatore”.
Negli anni successivi al terremoto del ’68 fu sindaco di Gibellina e uno dei protagonisti della ricostruzione. Il terremoto aveva raso al suolo la città.

Corrao  riuscì ad attrarre nel suo territorio una molteplicità di artisti, intellettuali ed architetti. Ad essi affidò una ricostruzione del paese di Gibellina sui generis. Ciò avvenne con edifici e opere d’arte contemporanee, rendendola una sorta di museo a cielo aperto.

Si tratta di nomi importanti nel panorama artistico contemporaneo internazionale. Nomi come Consagra, Burri, Pomodoro, Quaroni, Paladino, Schifano ed altri i cui nomi sono rimasti legati ad opere ed edifici di Gibellina.

All’inizio degli anni ’80 fondò le Orestiadi, un festival  internazionale di manifestazioni. Esse spaziarono dalle rappresentazioni teatrali  a quelle musicali, dalla pittura alla scultura, al cinema. Le Orestiadi divennero in seguito una fondazione di cui Corrao fu presidente fino alla morte.

Gibellina - chiesa

Gibellina: una città che rinasce dalle ceneri

La ricostruzione della nuova Gibellina fu più a valle rispetto al vecchio paese. Grazie agli artisti e intellettuali più avant-garde del momento fu il simbolo della rinascita di una Sicilia non più antica ed arretrata. Non più costretta all’emigrazione. Una Sicilia che poteva essere l’esperimento della costruzione di un nuovo mondo. Un centro vivo di cultura e creatività.

Questa scelta per la ricostruzione di Gibellina non fu priva di polemiche e opposizioni. E sappiamo che la ricostruzione del Belice passò alla storia come una riedificazione infinita che durò più di trent’anni. Con sprechi incalcolabili a causa della mala gestione di politici e mafiosi.

Ma Gibellina resta con la sua diversità nel panorama dei piccoli centri dell’entroterra siciliano a testimoniare un sogno, il progetto di una Sicilia che c’è e che non è lontana dal resto del mondo.

Per questo, seppure con poche opere esposte, grazie a Ludovico Corrao la storia di Gibellina ci appare come una storia di resurrezione. Che affida interamente all’arte il potere della rinascita di un popolo per certi versi dimenticato.
Il sogno dell’ex senatore Corrao  non si è interrotto con la sua morte brutale. Essa è avvenuta a 84 anni per mano di un ragazzo che da diversi anni viveva nella fondazione Orestiadi. Da alcuni anni poi era diventato il suo domestico. Non sappiamo cosa sia stato a scatenare la furia omicida del ragazzo che pure aveva un grande rapporto di ammirazione nei confronti di quel vecchietto stravagante.

Così finisce una vita ma non un sogno.

Montagna di sale. Museo arte contemporanea

Foto: Maria Virzì

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