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Hofstadter e Neumann – Blackett Institute

Robert Hofstadter

Il fisico  statunitense Robert Hofstadter(1915-1990) a cui è dedicata un’aula all’interno del Patrick Blackett Institute, vinse il premio Nobel per la fisica, insieme a Rudolf Ludwig Mössbauer, nel 1961.

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Le ricerche di Hofstadter su protoni e neutroni rivelarono la struttura di queste particelle. Determinò la misura esatta di un protone e di un neutrone e fornì una prima immagine della struttura del nucleo dell’atomo.

Hofstadter scoprì che sia il protone che il neutrone hanno un nucleo centrale di carica positiva, circondato da una doppia nuvola di pi-mesoni. Entrambe le nuvole sono caricate positivamente nel protone, ma nel neutrone la nuvola interna è caricata negativamente, dando così una carica netta zero per l’intera particella.

János Neumann 

Neumann bambino prodigio

L’ebreo ungherese János Lajos Margittai Neumann (1903 – 1957) a cui è dedicata la terza aula del Patrick Blackett Institute, fu un bambino prodigio. Per fare degli esempi, si dice che a sei anni amasse scherzare con il padre in greco antico e fosse in grado di moltiplicare mentalmente due numeri di otto cifre oppure di memorizzare in pochi minuti una pagina qualunque dell’elenco telefonico.
A dieci anni conosceva sei lingue. A diciotto fu nominato miglior studente di matematica d’Ungheria.

Nel frattempo,  il padre aveva ottenuto dall’imperatore Francesco Giuseppe un titolo nobiliare e il diritto al “von”.
Neumann studiò in due università contemporaneamente laureandosi in ingegneria chimica a Budapest ed in matematica a Berlino. Non stupisce quindi che John von Neumann sia stato una delle principali figure nel pensiero matematico del Novecento.

La bomba atomica

John Von Neumann contribuì in maniera decisiva alla progettazione della bomba atomica e dopo la guerra a quelle della bomba all’idrogeno e della bomba al plutonio.
Entrato in contatto con il progetto per la realizzazione di Eniac, uno dei primi importanti computer, tra il 1944 e il 1945 sviluppò l’architettura di computer che prende il suo nome ed è alla base dei moderni calcolatori elettronici. La sua mente geniale gli ha permesso di apportare contributi significativi, e talora assolutamente nuovi, praticamene in ogni campo della ricerca: matematica, meccanica quantistica, cibernetica, economia, biologia, perfino alla teoria dei giochi e all’intelligenza artificiale.

Il Progetto Manhattan

Von Neumann confluì nel Progetto Manhattan, che ebbe vita dal 1942 al 1945, per costruire la prima bomba atomica. Aveva un profondo odio verso i nazisti, i giapponesi e i sovietici. Fu lui a suggerire come lanciare la bomba atomica per creare il maggior numero di danni e di morti.

Insieme a Leó Szilárd, Edward Teller ed Eugene Wigner faceva parte del “clan degli ungheresi” ai tempi di Los Alamos e del Progetto Manhattan. Oltre ad essere ungheresi, tutti e quattro erano ebrei, costretti a rifugiarsi negli USA per sfuggire ai nazisti.

Gli scienziati americani, molti dei quali erano rifugiati dai regimi fascisti in Europa, decisero nel 1939 di cominciare un progetto per usare la fissione nucleare, una delle ultime scoperte, a scopo militare. E così perfino Albert Einstain fu convinto dai suoi colleghi a usare la sua fama per presentare la potenza militare della fissione nucleare al Pres. Franklin D. Roosevelt. Così nel 1940 arrivarono i primi fondi per la ricerca.

Von Neumann ai vertici militari

Purtroppo le convinzioni anti-naziste prima e anti-comuniste di von Neumann sfociarono in un vero e proprio odio che lo portò ai vertici delle istituzioni politico-militari degli Stati Uniti come membro del potente Comitato per i missili balistici intercontinentali.

Il fervore con cui appoggiava lo sviluppo degli ordigni atomici lo spinse a seguire di persona alcuni test nucleari nella seconda metà degli anni quaranta, che raggiunsero l’apice con la bomba H lanciata sulle Isole Marshall nel 1952. Probabilmente furono le radiazioni di questi test a causargli il tumore alle ossa che lo uccise a soli 53 anni.

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Fonti:Wikipedia