Vento di Trapani: la città dei due mari

Erice : la tranquillità del passato

Erice. Il campanile del Duomo svetta sui tetti delle case della Città della Scienza.

“In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei”

Parliamo di Erice, un paesino situato sul monte San Giuliano, immerso nelle fronde di boschi e pinete. Racchiude in sé il fascino dell’antichità e il marchio dei popoli che si susseguirono. I Sicano-Elimi, i Punici, in parte i Greci, i Romani, gli Arabi e i Normanni . Furono i Greci a dare il nome alla città (Eryx). Ora è chiamata in siciliano semplicemente  “u’ Munti“. A valle si estende il Comune di Erice Casa Santa, adiacente a quello di Trapani.

L’aspetto della cittadina di Erice

Nitida e silenziosa, la cittadina conserva tuttora il suo aspetto medievale.

Erice il Balio e le Torri

I cortili di Erice

Gli edifici che danno sulle strade, selciate a tipici riquadri, presentano spesso resti di architettura quattrocentesca e, più frequentemente, cinque e seicentesca. Quasi ogni casa ha poi un cortile, secondo una millenaria usanza  viva ancora in molti paesi mediterranei. Nel cortile si espande la vita intima della famiglia, vita la cui eco assai di rado giunge sulle strade. Chiuso da un muro privo di aperture, il cortile assicura la più completa intimità ad ogni manifestazione di vita familiare.

Questa struttura crea un ambiente diverso dal tipico ambiente “meridionale”. In Erice infatti è difficile imbattersi in ragazzi che giocano in strada, in biancheria stesa sulle corde tirate fra muri esterni né in persone sedute fuori a conversare. L’eco della vita familiare non giunge all’ esterno, essa è come filtrata da uno spazio che la difende da sguardi estranei. I susseguirsi dei colori, i garofani e i peculiari ornamenti creano un contrasto con l’ambiente più grigio esterno. Su questi particolari poggia la suggestività di questi luoghi.

Usciamo  dai cortili per intraprendere un cammino lungo le vie ericine.

Le bellezze ericine

In questi ultimi anni la popolarità di Erice si è affermata parecchio. In particolar modo nei mesi estivi sempre più turisti giungono da tutta Europa per visitare questo paesino. Questo fenomeno ha sicuramente scalfito un po’ la tranquillità, la pace e il silenzio che regnavano sovrani. Tuttavia l’accrescere di turisti ha portato i paesani a voler mostrare un po’ di più la loro cultura. Camminando per le vie, che nei mesi freddi appaiono austere e misteriose, troviamo molte bancarelle e negozietti, che formano il mercato ericino. I principali panifici sfornano le pietanze tipiche del luogo. Tra i dolci primeggia la “genovese ericina“, che si presenta come una frolla soffice farcita con crema pasticciera. Fioriscono ristoranti e pizzerie, spesso raggiungibili passando attraverso portici antichi. Camminando su un pavimento millenario, attraverso vie strette e scoscese, chiamate venule, vi perderete nel passato.

Per poi ritrovarvi di fronte al campanile del Duomo, costruito da Federico III d’Aragona. Un luogo che regala serate indimenticabili.

Madrice di Erice

Il castello dei Normanni

panorama di Trapani da Erice

Prima che inaugurassero la funivia, per giungere sul monte dovevi avere un tuo mezzo. Tuttavia l’accrescere dei turisti ha reso praticamente indispensabile la realizzazione di un’ ulteriore rete di trasporti. Una volta arrivati si riempiono i polmoni di aria pura fin dalla prima boccata. Una strada sulla destra apre la porta al paese costeggiandolo. Proseguendo si potranno osservare paesaggi stupendi come il panorama dell’intera città di Trapani. La falce emerge in tutto il suo splendore, terminando nella punta occidentale della Sicilia. Lungo la strada si inizia a intravedere il paesino. Questa strada, Via Conte Pepoli, termina nel Balio, i giardini del Castello dei Normanni.

Percorrendo questi sentieri si arriva al punto più alto del monte dove risiede il Castello. E dove è possibile ammirare interminabili paesaggi, tra le fronde degli alberi, senza stancarsi mai.

Foto: Maria Virzì

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *